- Smile
- Posts
- Il Potere Delle Domande
Il Potere Delle Domande
Quanto siamo condizionati dal nostro passato?
È il 24 novembre, Noah si sveglia alle urla della sorella:
"Noah, svegliati! Possiamo partire! Andiamo!"
Noah è un ragazzo che vive su un'isola sperduta nel mondo. Un'isola dove vive con altre 20 famiglie.
Noah, il ragazzo, e Noah, la sorella, hanno appreso le loro conoscenze e vissuto la loro vita sull'isola. È usanza mandare i ragazzi da un pastore, che ne funge da insegnante. Anche le famiglie si prendono cura della crescita professionale e mentale dei ragazzi.
Insomma, tutta la comunità ha il desiderio di tramandare le proprie conoscenze alla prossima generazione.
Noah è una ragazza molto curiosa, un'artista con molta immaginazione. Ogni suo dipinto è un’esplosione di colori, racchiude le sue emozioni, le sue esperienze. Suo fratello è più cupo, l'isola è il suo soggetto preferito e utilizza quasi sempre colori scuri.
Da qualche tempo i due hanno delle discussioni sulla loro arte. La sorella sostiene di essere abbandonata. L'unico che poteva seguirla nel suo percorso come artista ha deciso di sottostare all'opinione comune. "Questo è quello che piace all'isola" continua a sostenere il fratello.
È il 24 novembre, Noah vuole lasciare l’isola, vuole portare con se suo fratello. Vuole esplorare nuove verità.
"Smettila con queste convinzioni assurde, l'arte è quella che ci hanno insegnato. I colori scuri sono la base della nostra cultura. I colori scuri sono la verità." - disse appena sveglio il fratello.
"Ma come puoi non capirlo? La verità di chi? Dove hanno imparato a dipingere i nostri genitori? Che influenza ha avuto l'isola sulla nostra arte? Dobbiamo provarci, dobbiamo prendere quella barca!" - rispose la sorella.
Con le lacrime agli occhi Noah lascia la stanza, lascia suo fratello e le sue convinzioni. Decide di accettare il suo passato, di vivere con consapevolezza, alla ricerca di altre verità.
Con il tempo realizza che l’isola è stata una trappola per suo fratello, per i suoi genitori, per tutte le famiglie che ci vivono. Tutti sono - da sempre e inconsciamente - condizionati dalla cultura dell’isola, dalla sua società.
Un anno dopo la sua partenza, Noah decide di dedicare un dipinto al suo passato.
Vuole dare valore alla crescita che la convivenza con suo fratello le ha portato. Dare valore all’isola.
Il dipinto viene imballato con cura. Prima di spedirlo sull’isola Noah posiziona una dedica all’interno dell’imballaggio.
“Siamo sempre stati uguali. Alla fine, la vera lotta non è mai stata tra me e te. Era dentro di me, tra la parte che voleva restare e quella che sapeva che doveva andare.”
Le tue convinzioni sono influenzate dalla tua crescita, dalla società, dalla cultura. Dalla tua isola.
Veniamo al mondo con una genuina voglia di esplorare, di conoscere, di imparare. Giriamo nudi per casa senza badare al giudizio degli altri. Non sappiamo che cosa è giusto, che cosa è sbagliato.
Diamo amore - incondizionato - alle persone che ci circondano. Accettiamo le nostre emozioni negative e le esterniamo attraverso pianti, lamenti, capricci.
Non abbiamo nessun filtro nel mostrare chi siamo davvero. Nessun filtro nel mostrare come stiamo davvero.
Con il tempo iniziamo ad interpretare le situazioni che ci circondano, sviluppiamo la conoscenza della lingua e di conseguenza il nostro pensiero. Iniziamo a credere al significato delle parole. Iniziamo a dare voce ai nostri pensieri e strutturiamo la nostra visione della vita.
Durante i primi anni crediamo a tutto quello che ci viene detto, la nostra voglia di imparare ci porta a emulare le persone che ci circondano.
Come biasimarci?
Non abbiamo nessuna esperienza. Nessuna base solida di pensiero per poter analizzare, interpretare e dare un nostro significato a situazioni ed esperienze, che si presentano nel nostro cammino.
L’ideologia e le convinzioni comuni diventano la nostra verità, senza possibilità di creare la nostra verità.
Accettiamo la verità che ci viene raccontata, senza chiederci se sia davvero nostra.
Oggi possiamo dare un significato diverso alle cose, abbiamo le capacità di sviluppare nuove interpretazioni. Nuovi punti di vista. Abbiamo accesso a miliardi di informazioni in tempo reale. Abbiamo acquisito miliardi di informazioni negli anni.
L’analisi e l’accettazione del nostro passato sono le basi per conoscerci meglio. Per accettare le convinzioni negative e sfruttare quelle positive. Per sviluppare la nostra visione della vita. Per avere risposte sincere e complete alle domande che ci poniamo o ci vengono poste.
Siamo umani, siamo influenzabili.
Le convinzioni che non trovano risposta nella nostra mente creano confusione, rabbia, incertezze, ansie, stress, preoccupazioni.
Ne vale la pena?
“Siamo le domande che ci poniamo”
Siamo tutti artisti, vogliamo solo il bello dalla vita.
Vogliamo continuare a dipingere la nostra arte.
Dobbiamo accettare ed apprezzare di più noi stessi. Il nostro percorso. La nostra crescita. Dobbiamo avere la lucidità - positività - mentale per sviluppare al meglio la nostra arte e apprezzare l’arte degli altri.
Una domanda in più, credo che valga la pena porsela.
Qual è la domanda che temi di più? Forse è proprio quella su cui dovresti riflettere oggi.
Un abbraccio —Diego
Ho avuto la fortuna di apprezzare la storia di Anders Hofman, un ragazzo che dedica la sua vita a superare i limiti imposti dalla sua mente, dal suo passato.
Una storia estremamente riflessiva, che apre a nuove prospettive, nuove convinzioni.
Le persone vi diranno cosa potete o non potete fare, senza avere le basi per sapere cosa è possibile fare.
Vorrei condividere con tutti voi questa storia, vorrei che questo ragazzo possa ispirare il maggior numero di persone possibili - come ha ispirato me.
Prenditi un po’ di tempo, ne vale la pena.
Grazie a Yes Theory, grazie Anders Hofman.
Se lo desideri puoi iscriverti alla mia newsletter ✌🏻 Ogni settimana condividerò riflessioni per aiutarti a trovare più serenità nella tua vita quotidiana.
Prometto di dare tutto me stesso per vedere un sorriso in più su questa fantastica terra.
Reply