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Le emozioni: messaggeri che possono cambiarci la vita
Più passa il tempo, più mi rendo conto che la gestione delle emozioni sono il fulcro della nostra serenità
Ho passato dei giorni relativamente complicati. Mi sono sentito assorbito dalle mie emozioni, in positivo e in negativo.
La mia vita sta cambiando, ancora.
Ancora una volta, le emozioni hanno cercato di prendere il sopravvento.
Mi sono ricordato di quanto alcune situazioni possano limitare la nostra mente. Di quanto queste situazioni siano in grado di cambiare il nostro modo di vedere e affrontare le cose.
Recentemente, in uno dei miei post, ho parlato dell’importanza di condividere le emozioni e di circondarsi di persone che non giudicano né impongono, ma stimolano nuovi punti di vista. Quelli presenti nel nostro inconscio, nascosti però dalla nube creata dalle emozioni negative.
Le emozioni negative sono insistenti: non si limitano a inviare un messaggio, vogliono che venga recepito, analizzato e usato per migliorare la nostra vita.
Non rispettano il nostro stato d’animo. Non accettano che forse, in quel momento, non siamo pronti ad affrontarle.
E se non le affrontiamo queste diventano più testarde, più assillanti, più influenti.
D’altronde hanno uno scopo e devono portarlo a termine:
Le emozioni negative sono anche messaggeri di situazioni percepite come dannose nel nostro inconscio
1. Accetta le emozioni negative: non sono nemiche
Nel corso degli anni mi sono trovato più volte a dover gestire le mie emozioni per non esserne sopraffatto.
La vita che ci circonda porta inevitabilmente pressioni alla nostra realtà. La quantità di informazioni che ci troviamo a processare durante la giornata sono sorprendenti.
Timothy Wilson - uno psicologo - nel 2002 ha stimato che il nostro cervello processa circa 11 milioni di bit al secondo e che circa 55 bit vengono effettivamente processati dalla nostra consapevolezza.
Immagina di guardare fuori da un finestrino di una macchina in corsa, vedi milioni di immagini ogni secondo ma sei in grado di focalizzarne solo alcune: un’albero, un’edificio, una persona che cammina.
Ciò che non mettiamo a fuoco, viene immagazzinato nel nostro inconscio. Le informazioni ci sono, semplicemente non ne concentriamo l’attenzione.
Questo succede anche quando riflettiamo sulle situazioni della vita, non abbiamo la capacità di vedere il quadro completo ma analizziamo solo una piccola parte delle informazioni che abbiamo nel nostro cervello.
Qui, entrano in gioco le emozioni negative. I portavoce del nostro inconscio. Coloro che ci rendono attenti a ciò che non stiamo valutando.
A volte, senza apparente motivo, il mio cervello mi invia un po’ d’ansia. Mi succede spesso prima di andare a dormire.
Con il tempo, ho imparato a gestire queste situazioni e a riconoscere quando sto dimenticando qualcosa. Non sto valutando un’informazione che però è presente nel mio cervello.
L’ansia mi permette di fermarmi, comprendere cosa non sto valutando e spesso si tratta di un qualcosa che non ho svolto durante la giornata o che non ho valutato per il giorno successivo.
E magicamente, una volta individuato il vero motivo della mia ansia, questa svanisce, soddisfatta di aver fatto il suo lavoro. In attesa del prossimo segnale da mandare per migliorare la mia realtà.
Questa è una forma leggera di ansia, ma si possono creare situazioni più complesse.
Cosa succederebbe se ignorassi il segnale, se non capissi da cosa è procurato?
Probabilmente inizierei un accumulo di emozioni negative dettate dallo stress, che può derivare dall’accumulo di situazioni irrisolte. Potrebbe proseguire con insoddisfazioni per non aver portato a termine ciò che mi ero prefissato di fare. Finendo per condizionare il mio pensiero e il mio stato d’animo in maniera negativa.
Perchè accettare l’emozione negativa significa essere consapevoli di dover riflettere su qualcosa.
2. Analizza le emozioni negative: da dove provengono?
Una volta accettata l’emozione negativa, il passo successivo è comprenderla, per utilizzarla e migliorare la nostra realtà.
Ho avuto un periodo in cui, senza rendermene conto, sono stato schiacciato dall’accumulo di negatività presente UNICAMENTE nella mia testa.
Ho sofferto la nube creata da queste emozioni, eliminando dal mio pensiero tutto ciò che di positivo avevo nella mia vita. Condizionando le mie relazioni. Il mio lavoro. Le mie giornate.
Ricordo ancora il giorno dove mi sono reso conto di dover affrontare la situazione in maniera diversa.
Era il 29 settembre 2023. Ero ad Atene per riprendere il fiato dopo un periodo soffocante.
La mancanza di lucidità mi ha portato ad avere situazioni estremamente complicate anche con la mia compagna.
Mi sono quindi trovato da solo su una panchina di un parco, ho realizzato di essere emotivamente instabile e di dover concentrarmi su me stesso.
Ho preso il mio telefono, aperto le note e intitolato una di queste con “Cose che ti portano negatività”.
Per non influenzare la vostra lista ho oscurato i miei 7 elementi. Ma possiamo costruirli insieme :)
Dopo 2 ore di riflessione, immerso nei miei pensieri, sono giunto a 7 elementi che mi portavano insoddisfazione, ansie, paure, stress.
7 elementi che condizionavano in maniera negativa le mie giornate, che non mi permettevano di affrontarle con serenità.
Da cosa è occupata la tua mente?
Ragiona un attimo sulle tue ultime 24 ore, su ciò che occupa i tuoi pensieri.
Perchè sai, il nostro cervello ha una capacità limitata e dobbiamo decidere attivamente ciò che può occuparne spazio.
Concentrati sugli aspetti negativi, i pensieri che non vorresti avere domani.
Inizia ad approfondire questi pensieri ponendoti attivamente domande:
Qual è la situazione che scaturisce quei pensieri?
Ora fermati un attimo, fermati fino a quando hai visionato almeno una situazione che vorresti cambiare. Una situazione che ti porta negatività.
Ragiona sui pensieri che non vorresti avere nella tua giornata. Quelli che domani vorresti sostituire con pensieri positivi.
Prenditi un attimo di tempo per te stesso, per i tuoi pensieri, per le tue riflessioni.
3. Sfrutta le emozioni negative: come puoi migliorare attivamente la situazione?
6 mesi dopo aver scritto quella nota, mi è capitato di ritrovarla. Me ne ero scordato.
È stato un momento potente, uno di quei momenti dove ti fermi, ragioni e riesci ad apprezzare il tuo percorso. Troppe volte ce lo scordiamo, corriamo tutto il giorno senza dare valore a quanto abbiamo corso.
Sei dei sette punti nella lista erano pronti per essere sbarrati.
Uno di questi era la limitata possibilità di viaggiare. Di conoscere nuove culture. Di esplorare ed analizzare il mondo.
La mia partenza per l’Asia - senza biglietto di ritorno - era imminente.
In quel parco ad Atene, scrivendo quella nota, non sono riuscito a cambiare la situazione. Non era risolta.
Ho creato le basi, per poter affrontare quello che al tempo, reputavo avesse un impatto negativo nella mia vita.
Le basi per affrontare una riflessione profonda e capire che in realtà, quella lista era già popolata nel mio inconscio. Che potevo utilizzare quanto avevo creato fino a quel giorno, per poter costruire una situazione diversa. Potevo migliorare la mia persona, per creare la situazione che mi permettesse di girare il mondo. Di rimuovere dalla lista più punti possibili.
Da qualsiasi cosa sia popolata la tua lista, non stressarti per trovare una soluzione.
Piuttosto utilizza le tue energie per valutare tutti gli aspetti del tuo percorso. Visiona quello che hai creato. Le difficoltà che sei riuscito a superare.
Devi essere cosciente di essere abbastanza. Abbastanza per migliorare qualsiasi situazione. Abbastanza per diventare la migliore versione di te stesso.
Qualsiasi punto tu abbia nella lista. Uno di questi aspetti potrebbe aiutarti a migliorare la tua situazione:
Non aspettarti dagli altri, quello che tu reputi sia giusto. Non è così che funziona.
Non credere di non avere tempo da dedicare a te stesso. Il tempo lo trovi sostituendo i pensieri negativi, con pensieri positivi.
Non puoi cambiare le persone. Puoi ampliare il loro punto di vista, per vedere più chiaramente il tuo.
Non aspettarti che le persone ti capiscano. Non avranno mai tutte le informazione che hai nella tua mente.
Non avere paura del percorso. Male che vada, si ripresenterà utile in futuro.
Nessuno ti mette fretta. Il beneficio di qualsiasi tuo miglioramento si ripercuote su TUTTO il tuo futuro.
Non avere paura a mostrare le tue fragilità. Condividi le tue emozioni con chi ti sta vicino, possono aprire ad altri punti di vista.
Il tuo passato definisce quello che sei oggi. Ma puoi decidere chi vuoi essere domani.
Qualsiasi situazione può migliorare. Se non praticamente, mentalmente.
Puoi controllare il tuo pensiero. Sei in grado di pensare, senza parlare con te stesso?
Credi in te stesso. Credi in quello che fai.
Un abbraccio —Diego
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